Successo per la serata ideata da Corcolis. E per il 2020 si guarda Villa Vitali.

Domenica 28 Luglio a Fermo, un concerto diverso dal solito. L’evento programmato per lo spazio aperto di Piazzale Azzolino, causa cattive previsioni del tempo, ha avuto luogo presso la Sala degli Artisti. La ridotta capienza della sala, gremita anche nei posti in piedi, non ha permesso a tante persone di entrare per assistere allo spettacolo.

“Abbiamo voluto raccontare una storia facendo un viaggio simbolico in vari luoghi del Mediterraneo”, dice l’ideatore che ha anche condotto la serata, Ioannis Corcolis.

Lo spettacolo si è svolto in tre parti: durante la prima si è esibito un trio di musicisti italiani, le due splendide voci di Frida Neri, molisana, e Anissa Gouizi, cantante italo-algerina, accompagnate dal violoncello di Jacopo Mariotti, i quali hanno eseguito brani tradizionali del sud Italia come Palummella, Mera merose, Canto dei sanfedisti e altri.

La seconda parte ha visto sul palco un gruppo misto di musicisti Italiani e Greci, messo insieme per l’occasione dalla passione determinante di Ioannis Corcolis “non vedevano l’ora di venire a suonare con noi a Fermo. Quando li ho contattati a Pyrgos, la mia città natale in Grecia, sono rimasti entusiasti del nostro progetto, meravigliati dal fatto che qualcuno fuori dalla Grecia potesse portare e far ascoltare suoni e ritmi che difficilmente possono arrivare all’orecchio occidentale”

La preparazione

“L’aspetto più bello e costruttivo per tutti i musicisti” sottolinea Corcolis “è stato il lavoro di preparazione della parte musicale: il gruppo che ha suonato i brani di musica popolare greca era composto dai musicisti greci Pavlos e Vassilis Avgherinopoulos ai due bouzuki, Fotis Tzanetos al clarinetto e il vulcanico sacerdote ortodosso padre Gheorghios  Anagnostopoulos al violino, Nicola Corcolis e me, e gli italiani Anita Morelli alla batteria, Cristiano Corradetti al basso e Caterina Dionisi alle tastiere. E’ stata una grande gioia vedere in sala prove i vari musicisti di diversa origine e cultura musicale, cimentarsi con i ritmi particolari e melodie della Grecia, sotto la guida di Nicola. Ritengo che questi momenti e il lavoro di preparazione vissuti in sala prove siano stati i più belli e ricchi. Il viaggio, appunto, è più importante della meta” come dice il poeta Konstantinos Kavafis in Itaca, poesia che è stata recitata alla fine della seconda parte.

“La mia idea non era solo quella di fare un concerto” dice l’ideatore, “volevo raccontare delle storie attraverso la musica, il viaggio, il sogno, il mare, per cui abbiamo scelto dei brani rappresentativi per farlo. Faccio un esempio: fuori dalla Grecia spesso molti pensano che la musica popolare greca sia il syrtaki o zorba o nella migliore delle ipotesi il rebetiko, reso noto in Italia da Vinicio Capossela e altri. Ma questo tipo di musica è solo una piccola parte, e non la più rappresentativa, della musica popolare greca. La vera musica popolare, legata strettamente alla storia e alle tradizioni del popolo greco, è anche molto altro. Si chiama “dimotiki” da demos, popolo e ha radici nell’antica Grecia, con influenze importanti dalla musica Bizantina, dall’Asia Minore nonché dai Balcani.

Questo tipo di musica è strettamente legato al ballo, ritmi e melodie sembrano costruiti su questo rapporto”.

Chi era alla Sala degli Artisti domenica sera, ha potuto apprezzare un assaggio di alcuni balli greci eseguiti da due ballerini con costumi tradizionali, che hanno scatenato la curiosità del pubblico.

Il successo dell’evento, al quale era presente anche il vicesindaco Francesco Trasatti, è dimostrato dalle numerose persone che hanno chiamato Lucia Gasparrini (co-organizzatrice), prima per avere informazioni e, nei giorni successivi, per ringraziare.

“Vorrei che questo Festival continuasse nella città di Fermo e nelle Marche” conclude il fondatore Ioannis Corcolis “come un anno fa sembrava un sogno portare in pubblico questa manifestazione nata dall’amore per la Musica nel giardino di casa, un sogno che si è realizzato domenica 28 sera, speriamo che si avveri anche il sogno di avere per l’anno prossimo una sede come la splendida Villa Vitali, con un palco importante per un’orchestra ancora più grande e un vero corpo di ballo dalla Grecia. Ma con la stessa formula, lo stesso spirito: Musica con l’anima, per l’anima.

 

Fonte: Domenico Ciarrocchi – Corriere Adriatico del 3 Agosto 2019