Il Rapporto “Energy Efficiency Report 2016” conferma il trend di crescita nel 2015, con il settore residenziale che ha registrato il 53% degli investimenti totali, di cui più di un terzo dovuto alle installazioni delle pompe di calore.
Gli obiettivi prossimi ai target previsti dalla SEN (Strategia Energetica Nazionale) e già raggiunti per quelli del “Pacchetto 20-20-20” sono il frutto della crisi economica e del mancato consumo, non di vera efficienza energetica.
È quanto emerge dall’ “ Energy Efficiency Report 2016 “, redatto da Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano e presentato a Milano il 9 giugno 2016 nel corso del Convegno “L’efficienza energetica in Italia: il mercato, gli attori e il potenziale di crescita di fronte alla svolta del sistema di incentivazione“, al Energy&Co ha partecipato.
Il Rapporto ha analizzato gli investimenti in efficienza energetica in Italia del comparto industriale, del terziario (circoscritto alla GDO e Hotel )e del settore residenziale (compresi gli uffici), per individuare le soluzioni maggiormente impiegate e stimare le cifre spese per realizzarle, nonché le variazione rispetto agli anni precedenti.
In ambito industriale prevalgono le soluzioni che intervengono sull’efficientamento del processo produttivo e sull’erogazione dei servizi generali, mentre nel residenziale e nel terziario quelle che impattano sull’involucro edilizio e sul riscaldamento/raffrescamento.
Le direttive e gli obiettivi in termini di efficienza energetica per il nostro Paese sono racchiuse nella Strategia Energetica Nazionale (SEN) e nel cosiddetto Pacchetto 20-20-20.
Al termine del 2015 l’Italia ha fatto registrare un consumo di energia primaria di circa 165 Mtep, ossia già al di sotto della soglia prevista dal 20-20-20 (167 Mtep) e di poco superiore a quella indicata dalla SEN (158Mtep).
Tuttavia il raggiungimento della quota target è dovuto principalmente al calo dei consumi e della produzione conseguenti alla crisi economica, con inevitabile riduzione del consumo energetico, non a un miglioramento dell’efficienza.
“È innegabile che la crisi economica abbia portato i consumi ad un livello già prossimo a quello target per il 2020, e che le previsioni di crescita del PIL dei prossimi 3-5 anni non siano tali da fare immaginare un’inversione di tendenza. Ma non è certo vera efficienza quella che si basa sul mancato consumo: si può fingere che la crisi non ci sia stata e pensare ad un efficientamento ‘in valore assoluto’ pari a quello previsto dal Pacchetto 20-20-20? Ovviamente la risposta è no, ed è quindi necessario che gli operatori e gli stakeholder dell’efficienza energetica nel nostro Paese si diano dei nuovi obiettivi, concreti e raggiungibili” – ha osservato Vittorio Chiesa, Responsabile di Energy&Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano, che ha presentato il Report.