SAFE – Nuove sinergie e opportunità nella gestione integrata delle reti: regole del gioco, tecnologie, modelli di business e assetti dei mercati
Quali opportunità possono cogliere le multiuility dalle sinergie tra le reti energetiche e dell’acqua? Questo il quesito al quale hanno risposto i relatori del Workshop organizzato da SAFE con la collaborazione di Accenture Strategy, lo scorso 12 luglio, presso la sede romana dello studio legale Nctm.
L’analisi presentata da SAFE e Accenture Strategy ha messo in luce un mutevole scenario del sistema energetico che apre significative opportunità anche per le utility italiane per ottimizzare il business, offrire nuovi servizi ai clienti e migliorare la gestione del territorio, condividendo le infrastrutture e i sistemi di controllo anche attraverso lo sfruttamento di tecnologie innovative.
A questo proposito Matteo Codazzi, Amministratore Delegato – CESI, ha stimolato gli operatori nazionali del settore raccontando la peculiarità delle reti elettriche degli Stati Uniti, più semplici e meno magliate di quelle “nostrane”, indicandone la replicabilità di temi e soluzioni, in particolar modo nel settore idrico.
Sinergie nella gestione integrata delle reti sono ovviamente realizzabili su molteplici piani, operativi, organizzativi, tecnologici, come ricordato da Sandro Cecili, Presidente Areti. Tre i pilastri principali individuati da Acea per dar vita alla “rivoluzione” della multiutility capitolina: revisione dei processi (ridisegno di tutte le attività per ogni servizio, con attribuzione ai singoli addetti di mezzi tecnici e informatici all’avanguardia per il loro dispacciamento diretto e più efficiente), creazione di una piattaforma informativa unica (che sovraintende alle attività di circa 4.500 addetti “contabilizzando” in tempo reale personale e attività svolte) e rivisitazione organizzativa generale (dall’ottimizzazione logistica alla formazione).
La disponibilità di dati e la loro gestione saranno poi temi centrali nel futuro di Acea – ha dichiarato Cecili – esplicitando l’obiettivo di sviluppare una rete di comunicazione tra le varie reti che raccolga i dati provenienti dal campo, mappandoli anche attraverso sistemi di misura comuni, superando quanto più possibile le difficoltà di accesso e rilevazione ancora presenti in particolare per quanto concerne i contatori della rete idrica.
Nelle conclusioni Guido Bortoni – Presidente AEEGSI – ha ribadito il carattere pioneristico della gestione orizzontale delle reti, sia da un punto di vista giuridico che operativo, salvo alcuni esempi sul metering e sulla sicurezza.
Pur futuristico, il tema dell’integrazione tra le reti – ha concluso Danilo Troncarelli, Managing Director di Accenture Strategy – è entrato anche nella sfera di interesse dell’Unione europea, laddove, nel Programma Quadro europeo per la Ricerca e l’Innovazione Horizon 2020, sono messi a disposizione 28 milioni di euro per progetti indirizzati allo sviluppo di tecnologie e sistemi, che creino sinergie tra le reti di elettricità, gas e calore. Un’ ulteriore spinta ad esplorare le opportunità di efficientamento offerte dalla gestione sinergica delle reti energetiche e ambientali.